Il Rally Monte Carlo 1983 è un po’ il racconto fiabesco di come fece la Lancia 037 a due ruote motrici a sconfiggere le Audi integrali ed è la conferma delle capacità tecnico-gestionali di offrire soluzioni innovative sulle vetture e grande gioco di squadra in termini di strategie, in questo caso da parte di Cesare Fiorio, nel gestire al meglio Rohrl, Alén e la Lancia Abarth Rally 037.
Questo mix di fattori ha consentito alla squadra italiana di avere la meglio anche al termine di una lunga e faticosa stagione, in cui nulla era scontato e in cui diverse occasioni confermarono che la Lancia Abarth Rally 037 non era poi tecnologicamente arretrata rispetto all’Audi.
Il tutto affidato al team Abarth, che sarebbe stato capace di fare vincere anche un ferro da stiro.
Il motore Abarth a quattro cilindri da 1995 cc, posto in posizione centrale posteriore, è dotato di un sistema di iniezione meccanica Bosch Kügelfischer; sovralimentato da un compressore Abarth, sviluppa 305 cavalli a 8000 giri/min. Con un peso di 960 kg, lo 037 è particolarmente efficiente su strade asciutte.
Il risultato, contro ogni pronostico che vedeva favorite le AUDI, è clamoroso: 2 Lancia Abarth 037 rispettivamente al primo e secondo posto.
IL 1983 fu l’anno dei record per la squadra Lancia-Abarth, perché la 037 fu l’ ULTIMA vettura a trazione posteriore a vincere il Rally di Monte-Carlo e il titolo mondiale.
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Scritto da Miky Pomarico

 

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