Abarth e Ferrari.

Due titani della storia dell’automobile italiana e non solo.

Chi non conosce l’Abarth 695 Tributo Ferrari? Presentata al salone di Francoforte nel 2009  la versione aggiornata dell’Abarth 500 che rafforzava il legame tra la casa dello scorpione e quella di Maranello sulla base della condivisione di numerosi valori, quali la passione per le prestazioni, l’anima racing, la cura dei dettagli e lo stile italiano. 

Ma facciamo un passo indietro…

56 anni prima, un certo Sig. Franco Cornacchia, concessionario di automobili e pilota milanese ben collegato, fece l’insolito passo di commissionare ad Abarth la creazione di una carrozzeria Spyder leggera per una Ferrari 166MM la cui sigla significava Mille Miglia.

Cornacchia fu anche patron della Scuderia Guastalla ed era uno dei migliori clienti della Ferrari. Cliente di Cornacchia era il pilota amatoriale Giulio Musitelli di Bergamo.

Un nuovissimo autotelaio 166 Mille Miglia Serie 2 (0262 M) fu spedito allo stabilimento Abarth di Torino poco dopo il completamento, il 2 febbraio 1953.

Giulio Musitelli che dovrebbe guidarla per correre il campionato italiano sport 2000, non è completamente soddisfatto della sua 166MM, che ritiene troppo pesante.

Decide così di affidarla alla Abarth, che venne chiamata in causa, per la prima volta nella sua storia esclusivamente in veste di carrozzeria. 

Pur non essendo noto come carrozziere, Carlo Abarth accettò l’incarico di Musitelli dirigendosi direttamente da Franco Scaglione al quale chiese una Spyder da corsa superleggera.

La soluzione di Carlo Abarth fu geniale, non limitandosi alla sola cura dimagrante a cui vengono sottoposte normalmente le auto da corsa, ma decise di ricostruire interamente un vestito nuovo composto da pannelli d’alluminio smontabili applicati su una leggera intelaiatura. Il corpo vettura completo arrivò a pesare solo 90 kg, circa 55 kg in meno rispetto a una Vignale Spyder comparabile dell’epoca, ottenendo così la massa complessiva di 545kg. 

Abarth affidò il lavoro ad uno dei suoi migliori batti-lastra: Giuseppe Manera, dove nell’officina di via Trecate dei semplici grandi fogli di alluminio aiutati dal martello ne ricavò nove pannelli di diverse sezioni, che fissate al telaio con bottoni automatici e filo, in caso d’incidente si riuscivano a sostituire in pochi minuti.

Persino lo stesso Carlo che riteneva impossibile lavorare su lamiere di tali dimensioni rimase sconcertato sull’operato del maestro Manera premiandolo con un bonus di 50.000 lire!

Il telaio 0262 M divenne noto come:

Abarth Smontabile Spyder .

Terminata l’Abarth, la vettura tornò a Maranello dove il 14 marzo 1953 fu rilasciato il Certificato di Origine. Nelle settimane successive furono apportate le rifiniture e le prove furono effettuate ai primi di maggio.

Giulio Musitelli la prese in consegna poco dopo. Il telaio 0262M fu targato Bergamo BG 29262.

Il motore era il classico 12 cilindri V60° di 2000cc che sviluppava 140 CV . 

Il cambio a cinque marce era dotato di cambio sincronizzato sulla terza e quarta marcia e consentiva alla vettura di raggiungere una velocità massima di 240 Km/h.

L’auto partecipò alla Targa Florio, dove fu boicottata dalle Ferrari ufficiali, ed alla Mille Miglia con l’equipaggio Musitelli/Musitelli nella categoria Sport 2000, ma purtroppo con scarsi risultati. L’auto ottenne la sua unica vittoria alla notturna di Messina nel mese di luglio con il contributo di Eugenio Castellotti.

Musitelli si piazzò secondo nella classe due litri al Circuito di Senigallia (8 agosto) e terzo di classe al 15° giro Merano Supercortemaggiore (6 settembre). Al momento della sua apparizione a Merano, il colore della 0262 M era stato cambiata dal suo originale argento al rosso.

La Ferrari Abarth espatria in Argentina dove gareggia con carrozzeria Scaglietti, probabilmente furono irrimediabilmente persi i magnifici 9 pannelli. 

Quasi cinquant’anni dopo una splendida Ferrari Abarth riappare negli USA, ad un’esposizione alla Edsel and Eleanor House. 

Nel 2007 se ne annuncia la vendita all’incanto al concorso italiano di Monteray (California) per 850.000 $ ad oggi si può ammirare esposta nei migliori concorsi in tutto il mondo.



Scritto da: Miky.Pomarico

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